mercoledì 8 settembre 2010

Sogno


Ricordo di stare seduta su un davanzale
e da lontano vidi un gabbiano volare sul mare...
Improvvisamente pensai di voler essere anch'io un gabbiano
ma incominciai a ridere piano, piano...

Che idea strana pensai!
E viaggiando con la fantasia, nell'alto cielo blu anch'io mi ritrovai...
Tra le piccole nuvolette che sembravano caprette,
mi divertivo a volar
guardando in basso lo splendido e azzurro mar;
mi sembrava di sognare e ad un tratto mi risvegliai sul davanzal!

Pensai: Che sogno birichino però molto carino!
nel frattempo,
quel gabbiano non lo vidi più:
volava contento nell'infinito cielo blu!

Foto in bianco e nero

Guardo il tramonto e penso al giorno passato.
Un giorno finito che oramai se n'è andato.
Un ricordo che lentamente scompare.
Come la luce del sole mentre si spegne sul mare.
Il rosso che accende la fantasia dei pensieri.
Fa sognare la mente e libera i miei desideri.
L'onda spumeggiante sembra che lo voglia baciare.
Baciare quel sole accecante,
una volta splendente,
ma che ora è decadente.
Luce calante di una storia finita.
Ma preludio di una notte incantata.
Speranza di un alba radiosa.
Promessa scritta nel cielo, tra il sole e l'onda sua sposa.
La promessa d'un giorno migliore.
Una promessa d'Amore.

Sul lago...

Aspettami al lago, tra poco arriverò
Distesa sotto un'albero
Un cielo rosso ti guarda dall'alto
e il gelido vento del nord ti accarezza

La tua pura carne bianca è macchiata dal tuo sangue
Il sole sta morendo e la tua ombra muta le sembianze
Si allunga, s'ingrossa fino a svanire del nero
Le stelle provano a illuminarti la strada
accerchiano una fredda luna che profuma di marciume

Hai scritto il tuo nome nel mio sangue avvelenando il mio cuore
Hai baciato le mie labbra e stregato la mia vita
Ma hai preferito regalarti alla morte, una puttana incappucciata che ti tramuterà in polvere

Ora sei ciò che desideravi da tempo
Il tuo sogno ricorrente è diventato realtà
Non starai più male e non dovrai più faticare per sopravvivere

Per me è ora di andare, la notte è nel cielo e le nebbie mi stanno avvolgendo
Ti aspetterò nei miei sogni, solo li potrò rincontrarti
Fino a che l'inverno della mia vita mi raggiungerà
Ma fino ad allora resta qui e riposa dunque sotto un cielo stellato.

Angelo di neve


Mentre più in alto qualcosa cade giù
Io non sarò che carne in un fondo di pittura.
Dietro ai tuoi occhi cenere
di qualcosa che è bruciato.
Sì, tu se il mio angelo,
quanta paura mi fai!

Scarpe


Ho comprato le scarpe rosse... un bel rosso
rosso vermiglio
odoran di pelle appena conciata
le guardo di lato... perfette!
Le portero "a passeggiare in città"
accendo d "invidia il marciapiede
grigio e noioso
lascio le tracce d'un rosso vivo
e se... il sole offendo? Potrebbe sbiadire il rosso
vermiglio... lasciandolo spento... per carita"
le metto al sicuro dentro un sacchetto
di tela scura!
No... ho deciso... le porto la sera
la luna è stanca... distratta
le portero "a ballare un valzer veloce
le faccio volare... volare... volare...
più in alto
e spero che nessun piede maldestro
ferisca le scarpe... rosso vermiglio.

Saluto al sole


Nel mondo la povertà aumenta di continuo, ma domani il sole sorgerà ancora.
Nel mondo, le guerre mietono vittime, ma domani il sole sorgerà ancora.
Nel mondo, la fame di ricchezza distrugge ogni cosa, ma domani il sole sorgerà ancora.
Nel mondo...

certo che il sole se ne sbatte i coglioni di quel che accade nel mondo!

Per la mia nonna Francesca

Povera nonna mia come è diventata
sur viso a pelle s'è tutta'n cartocciata.
Me dice: a li tempi mij nun c'erano né creme né cremoni
a me bastavano du tocchi de saponi...

Pe divertisse, me continua a dì, nun c'era sta caciara
ero felice co na nota de chitara
cantavo sempre er ritornello
de na canzone e de no stornello...

Nun era come mò: violenza, droga e sesso,
io ste parole l'ho sentite solo adesso!
Perciò godetela bene sta gioventù
e guarda'n faccia nonna tua... lo vedi che nun torna più.

Alberi

Alberi,
eravate frecce
cadute dall'azzurro?
Che terribili guerrieri vi scagliarono?
Sono state le stelle?

Le vostre musiche vengono dall'anima degli uccelli,
dagli occhi di Dio,
da una perfetta passione.
Alberi!
Le vostre radici rozze si accorgeranno
del mio cuore sotto terra?

Lacrime e rose

Mi nutro di pane lacrime e rose
per sfamare digiuni d'amore
e restare tra i viventi.

Un amico tra le onde


Ogni granchio ha la sua Luna.

London calling...

On the river

Luci della città

Parole sagge...

Claire de Lune....

Red roses for....

Io dal mare...







Frammenti di Liguria

Alba

giovedì 22 aprile 2010

La mia città

Solo sul mare si è davvero liberi

Eugene O'Neill

Ali

La vertigine non è paura di cadere, ma voglia di volare

(Jovanotti)

martedì 20 aprile 2010

Dormi....

...sepolto in un campo di grano
Non è la rosa, non è il tulipano...
... ma sono mille papaveri rossi

(Faber)